Sotto il cielo stellato e con un clima ancora estivo, nel suggestivo scenario di Palma di Montechiaro, si è celebrato l’omaggio a tre grandi artisti del ‘900 riuniti dal verismo e da una ricorrenza che li vede direttamente coinvolti. Don Gesualdo va in scena tra le scalinate dell’antico Monastero delle Benedettine – location del Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa – divenendo opera rappresentativa del momento e sintesi – per riprendere l’affermazione di Luchino Visconti – di una aspirazione probabilmente universale.
Una tappa voluta dal Sindaco Stefano Castellino che ha così portato la città dentro un momento storico e che rimarrà nella memoria collettiva. Il racconto, che viene direttamente dai luoghi originari di Giovanni Verga, riscritto dal regista Lorenzo Muscoso, concittadino dello scrittore – e ciò contribuisce a trasferire una certa autentica all’opera – si è espresso attraverso tonalità cromatiche che hanno illuminato l’ Abbazia e da una magistrale interpretazione di Alessandro Sparacino che ha dato anima e voce al personaggio. Il trascorso che rivive attraverso le sue parole e nel conflittuale rapporto con la figlia (Rita Abela) e accompagnato da profonde partiture sonore di matrice esotica composte dal Maestro Riccardo Gerbino, che tratteggiano la Sicilia in una dimensione tribale.
Il progetto prodotto dalla Dreamworld Pictures in collaborazione con il Comune, per Verga 100, Manifestazione Nazionale del Centenario dello Scrittore, promuove il valore di una cultura di qualità, sempre più condivisa da un pubblico desideroso di conoscerla.